Domenica 26 gennaio ricorre l’80esimo anniversario della battaglia di Canolo, combattuta il 25 gennaio 1945.
Qui il programma completo delle celebrazioni organizzate dal Comune di Correggio e da ANPI Sezione di Correggio.
La Battaglia di Canolo è un episodio bellico avvenuto nelle prime ore del 25 gennaio 1945. Durante la notte, erano riuniti in una casa di Canolo i comandanti partigiani Guerrino Cavazzoni “Ciro”, Renato Bolondi “Maggi”, Mario Saccani “Nero”, Raul Incerti “Bobi”, Vasco Guaitolini “Biavati”, Abbo Panisi “Nelson”, Egidio Baraldi “Walter”. La sera precedente, Vittorio Saltini, “Toti”, al termine di una riunione segreta e prima di un altro appuntamento a San Michele di Bagnolo, aveva deciso di passare a salutare i suoi famigliari, nei pressi di Fosdondo. I fascisti lo stavano aspettando aspettando, ma quando Saltini si accorse della trappola fece in tempo a distruggere il verbale della riunione tenuta la sera prima. Muore crivellato di colpi, alle otto del mattino. Nel pomeriggio, una sua sorella, Vandina, staffetta partigiana, appena rientrata da una missione, alla vista del cadavere del fratello, si scagliò contro i fascisti rimasti sul posto, gridandogli “assassini” e rimanendo anch’essa uccisa. Il mattino del 25 gennaio, la casa di Canolo fu accerchiata da truppe tedesche e fasciste e all’intimazione della resa i partigiani presenti decisero di opporre resistenza. Si scatenò così un durissimo combattimento che si protrasse per un’ora. I partigiani tentarono prima di fuggire da una finestra che dava sui campi. Poi, sparando e lanciando bombe, uscirono dal portone principale, dileguandosi tra le case vicine e nei campi. Riuscirono a salvarsi quasi tutti, tranne due, che si sacrificarono coprendo la ritirata dei compagni: Vasco Guaitolini morì mentre correva verso una mitragliatrice e con lui Abbo Panisi, mentre stava scavalcando una siepe. Alla fine la casa venne completamente razziata e data alle fiamme.